Arriva alla fine anche questo 2014, lo ricorderemo per la vendemmia più difficile degli ultimi 50 anni, ma accanto a questo molte cose sono successe, le ricordiamo tappa per tappa chiedendo a ciascuno di voi di aggiungere – con i vostri commenti – i momenti importanti che sicuramente abbiamo scordato.
L’anno 2014 è stato intitolato dalla FAO anno dell’agricoltura familiare, ma non sembra che questa “riflessione mondiale” sull’agricoltura abbia segnato tappe importanti nell’agricoltura italiana… nel nostro piccolo insieme ad Agricoltura Contadina continueremo ad insistere perché ogni anno sia dedicato all’agricoltura familiare e di piccola scala. Un piccolo segno lo daremo anche nel corso della 7a edizione di Sorgentedelvino LIVE, non mancate!
Nel 2014 diversi i vignaioli naturali hanno fronteggiato la legge uscendone vincitori. Ricordiamo la vicenda di Emmanuel Giboulot che si è conclusa con l’assoluzione, ma anche l’assoluzione dei Falciatori Volontari di Colmar. E in Italia la sentenza storica con la condanna di un viticoltore toscano per aver contaminato con pesticidi i vicini di casa e il primo comune che ha deliberato il divieto di uso dei pesticidi sul proprio territorio. Che si tratti di un inizio di riscossa? Che anche chi deve giudicare le azioni contadine stia aprendo gli occhi? Non vorrei essere troppo positiva, ma un piccolo segnale sembra esserci.
Questa resistenza – e al tempo stesso speranza e necessità – nel 2014 è stata raccontata da Jonathan Nossiter nel film “Resistenza Naturale” e nei due mediometraggi che l’accompagnano.
Dall’altra parte abbiamo i vignaioli FIVI pronti alla disobbedienza civile per ottenere la modifica della norma che da domani, 1° gennaio 2015, vieta alle imprese del settore vitivinicolo di riportare su questi ultimi la propria regione di appartenenza.
Il vero grande problema da affrontare nel 2015, che vedrà pesantemente coinvolto il comparto agroalimentare europeo, le eccellenze e di conseguenza anche il vino, è il TTIP, il famigerato Patto Transatlantico per il commercio e gli investimenti tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti. La discussione di questo patto è iniziata nel luglio 2013, nel 2014 la discussione è uscita dalle segrete degli uffici europei per arrivare all’opinione pubblica e finalmente se ne sta parlando. Con l’anno che verrà dovrebbe, almeno nelle intenzioni dei capi di stato, arrivare a concretezza, ma l’opinione pubblica europea e una certa parte del settore agricolo sono molto preoccupati per le conseguenze sull’agricoltura europea. Per approfondire il dossier “Contro il TTIP, con i piedi per terra. Sovranità, agricoltura, OGM, cibo: tutto quello che vorreste sapere sul negoziato USA e UE e vi stanno raccontando solo in parte“.
In Italia il 2014 sarà ricordato anche come l’anno dei riconoscimenti Unesco: il riconoscimento di patrimonio mondiale dell’Umanità è arrivato ai vigneti delle Langhe e alla coltivazione della vite ad alberello di Pantelleria. Ora gli altri territori vitivinicoli italiani si chiedono come mai quelli si e i nostri no e sono in tanti pronti a chiedere lo stesso riconoscimento. Non si farebbe prima a riconoscere che la tradizione agricola italiana (e mondiale) sono patrimoni dell’umanità? E cosa significa in pratica questo riconoscimento? Quale ricaduta reale ha o potrebbe avere sulla tutela del territorio e delle tradizioni?
E per concludere i saluti: il 2014 è stato anche l’anno in cui abbiamo ricordato Luigi Veronelli a 10 anni dalla scomparsa e l’anno in cui abbiamo detto addio ad un altro uomo visionario, il vignaiolo di Ovada Pino Ratto. Adesso tocca a noi costruire, ricostruire, recuperare.
Buon 2015 a tutti!!