Solitamente non usiamo il decanter, ma a volte ne vale la pena. All’apertura della bottiglia si notavano più odori che profumi, ed anche all’assaggio il vino risultava scisso nelle sue componenti. Una decisa girata nell’Ovarius e la musica cambia completamente. Nel bicchiere si presenta di un rubino intenso, velato, senza cedimenti sull’unghia. Dopo l’ossigenazione “forzata” al naso è un gioco di piccoli frutti neri, fiori rossi e spezie che si rincorrono come in un caleidoscopio. Con l’ossigenazione il vino muta completamente anche in bocca, alcool ed acidità si integrano perfettamente nel corpo. Risultato una beva decisamente facile. Da bere ora previa ossigenazione, evoluzione in bottiglia da seguire con attenzione, durerà sicuramente a lungo. Abbinamenti consigliati: carni rosse, pesce in salsa di pomodoro, formaggi stagionati. Servitelo 16-18°. Acquista l’Ishac 2008 e gli altri vini di Porta del Vento