Pulito, elegante, dotato di personalità. E’ una bella sorpresa, questo Monte Rodano 2008 che rappresenta forse ciò che il Pignoletto – l’autoctono per eccellenza dei Colli bolognesi – potrebbe essere o diventare, anche se qui in realtà questo vitigno coabita con quantità limitate di sauvignon (7%) e riesling (3%). Bevibile, abbinabile, non eccessivamente complicato ma nemmeno scontato, è un vino prodotto in regime biodinamico che in cantina affina per sei mesi sulle fecce, per la maggior parte in acciaio ma anche in tonneaux e barriques. Le bottiglie prodotte sono circa 15 mila.
Colore giallo paglierino chiaro, con riflessi cristallini e verdognoli. Al naso è caratterizzato da discreta pulizia e buona complessità, con il tiglio che lascia spazio a sentori agrumati, pesca, melone bianco. Riesce ad imporsi con piacevolezza e senza aggressività, probabilmente anche per merito della scelta di una vendemmia con uve in stato avanzato di maturazione. Struttura ed equilibrio caratterizzano il gusto, in un quadro nel quale l’alcolicità importante viene arginata da acidità e sapidità da manuale. Il finale è discretamente lungo, anche se qualcosa – molti ed evidenti i richiami legati alle note olfattive – si perde in fase di progressione.
Abbinamenti consigliati: prosciutti crudi, parmigiano, carni bianche, crostacei in genere. Si tratta comunque di un vino caratterizzato da una grande versatilità.
Note di degustazione a cura di Marco Arturi