Valtellina 100%, nebbiolo 100%. Grande prova dei giovani Pelizzatti Perego in arte Arpepe, un vino base che vale una riserva questo Rosso di Valtellina annata 2009. Da bere ora o da invecchiare in cantina, come meglio vi aggrada.
E’ più rosa di alcuni cerasuoli, più intenso di tanti langhetti, è nebbiolo, è Valtellina, è Arpepe.
Rosato nel bicchiere, limpido.
Naso da riserva giovane, ribes rosso, melograno, e a bicchiere vuoto il distintivo aziendale, la cenere del camino.
Mobile, gli aromi vanno e vengono in un gioco di appari e scompari, nitidi e puliti.
Il primo sorso colpisce per l’entrata acida, poi si distende, riempie il cavo orale.
Corrispondente al naso, ribes e melograno, duro e nello stesso tempo dolcissimo.
Bicchiere di una piacevolezza assoluta, beva trascinante, anche fin troppo. La bottiglia finisce in attimo, si rimpinge di non aver davanti un magnum.
Abbinatelo alla classica cucina valtellinese, un bicchiere e due fette di bresaola vera, un tocchettino di Bitto Storico. Ma anche con una bistecca, formaggi stagionati e, perchè no, da aperitivo gourmand.
Buonissimo ora, migliorerà con l’invecchiamento in cantina dove potete conservarlo tranquillamente per una decina d’anni. Esaurito in cantina, cercatelo nelle enoteche (anche online) qualche bottiglia si trova ancora.
Una riserva insomma, al prezzo di un vino base.
Chapeau.
Il produttore e i suoi vini: Ar.Pe.Pe