
Tra storia e preistoria, la lunga vita del cataratto.
A volte riemergono bottiglie dimenticate. Quando apri questi vini, fatti senza aggiunte se non un pizzico di solforosa, frulla sempre nella testa un “non avrò troppo aspettato?”
A 11 anni dalla vendemmia questo cataratto lucido è in slendida forma. Saranno le quattro settimane sulle bucce, il tappo perfetto, la biodinamica, la riduzione che aveva da giovane… ora i tannini sono velluto, il naso pulito sin dal primo momento.
Oggi è un vino colto, maturo, potente, ancora fresco. Un vino che ci siamo goduti appieno prima del pasto, quindi accompagnato da un piatto di orecchiette coi broccoli, un filo di peperoncino e briciole di pane, quindi dopocena in solitaria, lasciando evolvere nel bicchire per un paio d’ore. C’era la bellezza della Sicilia dentro il bicchiere, il sole ed i profumi, la durezza della terra arsa, il fascino maturo della gioventù perduta.
- Francesco Guccione
- Azienda agricola biodinamica
- Regione: Sicilia
Il feudo di Cerasa, una volta di 500Ha, era suddiviso principalmente a colture cerealicole, zootecnia e la vite veniva coltivata solo per una produzione di vino ad uso familiare.