
Uis Neris 99 – Borc Dodon
Una bella bottiglia friulana di 14 anni, Denis Montanar riesce acora a stupirci. Un taglio merlot cabernet franc di grande fascino. Non tutti gli alloctoni finiscono per nuocere!
Una bella bottiglia friulana di 14 anni, Denis Montanar riesce acora a stupirci. Un taglio merlot cabernet franc di grande fascino. Non tutti gli alloctoni finiscono per nuocere!
Autentico e tipico, il Borc Sandrigo è l’ennesima conferma della pulizia che caratterizza il lavoro di Denis Montanar, friuliano orgoglioso di essere contadino prima ancora che viticoltore. Siamo di fronte a un vino che non cerca l’ostentazione ma preferisce farsi ricordare per bevibilità e versatilità.
Scodovacca, pianura, basso Friuli, zona storicamente vocata per la viticoltura, inizia qui l’incontro con Denis Montanar, piove (governo ladro) così deciamo di visitare prima cantina ed azienda e lasciare le vigne al primo spiraglio di sole. Raggiungiamo Borc Dodon, ovvero lo spendido casinale dove hanno sede la cantina e l’agriturismo di Denis.
Una serata in cui cibo, vini, arte e musica trovano nella Kermesse di Borc Dodon la massima espressione del gusto e del legame col territorio. I produttori di vino, di olio, di carne, di verdura, di uova, di latte, di farine e di pane biologico vi invitano a degustare i loro prodotti in un luogo fuori dal tempo, nell’atmosfera magica di una notte di mezza estate.
Un vino ma non solo. Un gemellaggio italo-francese, un progetto educativo per avvicinare i bambini all’agricoltura naturale. Una iniziativa di solidarietà con chi ha davvero bisogno. Tutto ciò in una bottiglia, scusate se è poco.
Borc Dodon ovvero il vino naturale come lo intende Denis Montanar. Uis Neris, uve nere in furlan, da uve refosco e merlot. Rubino limpido nel bicchiere, non troppo carico, luminoso. Naso molto fresco, decisamente piacevole dove la volatile ben si integra e aumenta la complessità.
O meglio della familia Puglisi. Etna, versante nord, 650 mt slm La bottiglia da aprire quando vuoi andare sul sicuro, bottiglia che mette tutti d’accordo,
Il vino naturale è vivo e vegeto. Alive and kicking, come cantavano i Simple Minds negli anni Ottanta. Certo, molte cose sono cambiate da quando
Pubblichiamo qui la traduzione dell’articolo di Alice Feiring comparso sul New York Times il 7 dicembre 2019. Una brillante riflessione sullo stato dell’arte che merita di essere letto fino in fondo.
Tra storia e preistoria, la lunga vita del cataratto. A volte riemergono bottiglie dimenticate. Quando apri questi vini, fatti senza aggiunte se non un pizzico
Anatrino in bottiglia e nel bicchiere Trebbiano toscano, breve macerazione Siamo in Val di Chiana, (Arezzo) dove Marco Tanganelli, one man band dell’azienda, fa l’agricoltore
Sorgentedelvino è un progetto di conoscenza del vino curato da
Echofficine Associazione Culturale
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