Terragno ma non privo di una certa eleganza, il Carmignano di Fattoria di Bacchereto rappresenta da tempo uno dei vertici della denominazione di appartenenza. Il Terre a mano (75% sangiovese, 15%cabernet sauvignon, 10% canaiolo nero) rappresenta l’eccezione alla quale indulge senza difficoltà chiunque guardi con sospetto alla presenza di un vitigno internazionale in un vino toscano. Questo prodotto, semplificando ma non troppo, è ciò che i supertuscans – condizionati da mode e punteggi centesimali – non sono stati capaci di essere, vale a dire vini di territorio godibili e mai scontati. Qui la presenza del cabernet sauvignon, che pure conferisce al terre a mano eleganza e avvolgenza, non rischia nemmeno lontanamente di svilire la forza espressiva del sangiovese o la versatilità del canaiolo, consentendo a questo vino di raccontare una storia e un territorio.
Colore rosso rubino intenso. Al naso, note vegetali e richiami speziati accompagnano viola mammola, ciliegia e prugna in un gioco di rimandi che si chiude su un sottobosco appena accennato. In bocca una trama tannica robusta e un frutto denso ma sostenuto da freschezza notevole si accompagnano in una progressione priva di incertezze, spigliata, lineare, armonica, elegante. La chiusura, a tono, sfocia in un finale lungo e caratterizzato da ritorni netti. Quasi esemplare la corrispondenza tra olfatto e gusto.
Abbinamenti consigliati: zuppe di legumi, selvaggina, salumi, formaggi a lunga stagionatura.
A cura di Marco Arturi