“Sensibilità planetaria, agricoltura contadina e rivoluzione dei consumi” recita il sottotitolo di questo libro che è uscito nel 2004 quando è uscito questo libro e ancora oggi, a 9 anni di distanza, molti dei temi e delle riflessioni tracciate da Luigi Veronelli e compagni si rivelano attuali. Un libro quindi che vale ancora la pena leggere e, perché no, cercare di concretizzare in molti dei suoi passaggi. Con la scomparsa di Veronelli, del suo sguardo critico, della sua poetica lucidità e – fondamentale – della sua cultura enogastronomica costruita giorno dopo giorno sul campo non tutti i temi contenuti in questo libro sono sbocciati pienamente nella pratica, ma rimangono comunque osservazioni da ricordare.
“Terra e libertà/critical wine è un modo rivoluzionario di immaginare e disegnare un circuito virtuoso tra qualità dell’ambiente, qualità della produzione e qualità delle relazioni sociali; un prototipo che a partire dal vino è dipanabile in ciascun elemento della materialità delle condizioni del vivere, in ogni luogo del pianeta” Così si legge nella presentazione dell’editore. E ancora: “Terra e libertà/critical wine è un libro che raccoglie le idee e le esperienze di una battaglia appena iniziata per costruire una reinvenzione pratica della vita materiale, un’apertura al divenire capace di ricombinare finalmente vita e spazio pubblico, intelligenza creativa ed esperienza sensoriale”.
Ma il possibile lettore è avvertito: in questo libro troverete i racconti di agricoltori e vignaioli, le visioni veronelliane, richiami alla storia (bellissimo il pezzo su Antonin Artaud e i semi geneticamente modificati) e all’attualità di allora che sembra quella di oggi; troverete le prime proposte di autocertificazione e di prezzo sorgente con le loro definizioni corrette o quanto meno di partenza.
Il libro si può acquistare solamente dal sito internet dell’editore, ancora una volta Derive e Approdi, al prezzo scontato di 6,75€. Imperdibile!