vini, persone, territori, tradizioni

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Viticoltore condannato per contaminazione con pesticidi

Distribuzione pesticidiUna sentenza storica quella che in Toscana ha condannato le Cantine Bonacchi per aver contaminato con pesticidi la vegetazione, i terreni e l’abitazione del vicino. La situazione è una delle tante che chiunque viva vicino a vigneti lavorati in convenzionale si trova a vivere ogni anno e che ha portato, ad esempio, a sospendere i trattamenti in Franciacorta in occasione del passaggio del Giro d’Italia lo scorso anno.

Ma questa volta qualcosa è cambiato: questa sentenza ha stabilito che chi usa la chimica non può contaminare il vicino biologico o le case e i giardini dei privati. E’ passato il principio del diritto all’assenza di contaminazione.

Ed alla eventuale prossima contaminazione il ricorrente potrebbe denunciare di nuovo il viticoltore chimico. Con una bella e congrua multa per il viticultore chimico e l’imposizione di trattamenti verso l’interno sui terreni di confine, al fine di annullare la deriva di prodotti chimici, con tolleranza zero pesticidi nella proprietà dei vicini.

Leggiamo dal comunicato diffuso da Agernova: “Il Prof. Giuseppe Altieri ha redatto le perizie tecniche di parte nella prima fase del procedimento, atto a verificare le derive di pesticidii, chiedendo al giudice di applicare la tolleranza zero per il diritto di chi non vuo essere contaminato da pesticidi, agricoltori biologici e cittadini in generale. Si rammenta che nelle polveri, in genere, i residui di Pesticidi si concentrano.
Abbiamo trovato residui di Cimoxanil (fungicida chimico) e Rame (anche se il rame non presenta problemi, in quanto autorizzato in Agricoltura Biologica) sulla vegetazione e nella proprietà del signor Michelacci, nel momento in cui venivano fatti i trattamenti convenzionali con gli stessi prodotti.”

E ancora: “Nella mia relazione avevo indicato gli studi ufficiali condotti sulle derive di Agrofarmaci nell’ambiente, in cui si dimostra che le contaminazioni da pesticidi avvengono anche a distanze superiori a 100-150 metri. Ma non sono state considerate dal Giudice, che si è affidato alle prove tecniche balistiche effettuate da un secondo CTU. E il Giudice non considera nemmeno l’obbligo di rispettare una fascia di almeno 50 metri lungo i confini di proprietà , nella quale bisogna evitare i trattamenti con prodotti chimici di sintesi, così come stabilito da sentenze dei TAR del Trentino e della Liguria”

 

 


Materiale di approfondimento

Sentenza di condanna del tribunale per le Cantine Bonacchi (apre pdf in nuova scheda)

Agernova

 

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