vini, persone, territori, tradizioni

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Bruna Ferro sui vini naturali: occorrono mani, mente e cuore

Bruna Ferro, di Carussin, con i suoi figliRiprendiamo qui le parole lanciate di getto nella rete da Bruna Ferro di Carussin, dolce e intelligente vignaiola piemontese. E’ un commento ad un articolo pubblicato su Slowine, ma il succo del suo discorso ci sembra sufficiente per fermarci ancora un attimo a parlare di vino naturale.

 

Penso che chi si avvicina veramente al Mondo del Naturale abbandona l’atteggiamento del giudizio, ma si appropria di gioie e dolori del produttore e “ne fa parte”. ..è inevitabile! Vorrei soffermarmi su ciò che mi ha colpito nel sopra scritto: il giudizio.

Penso che produrre “Naturale” è una continua sorpresa! Non vi è mai certezza, unicamente perché il tutto è indissolubilmente legato all’uomo che produce ed alla sua famiglia. Mi voglio spiegare meglio portandovi un esempio nostro. Sono due anni che “cicchiamo” il Moscato!! Si! Un disastro, e non esagero. Vendemmia 2011 non c’era una bottiglia uguale all’altra ed il 1012, che ha 8 giorni di bottiglia, dove: mio marito, spazientito da tutti i problemi dello scorso anno, ha deciso di dargli una bella controllata filtrando di brutto… Risultato: non riconosciamo il nostro Moscato, era meglio lo scorso anno!!! Come dovrebbe “giudicare” chi ha questo compito?? Quello che ci è successo col Moscato, ad esempio, è legato alla nostra Famiglia, a problemi avuti nella nostra Famiglia. Cosa si giudica? Il Vino? (che fino al 2010 era uno spettacolo) La Famiglia? L’incapacità nostra di avere un equilibrio nonostante le difficoltà? Come dice Stefano Pescarmona nelle sue lezioni: ci fermiamo ad analizzare la composizione di una lacrima o ci chiediamo anche se è di gioia o di dolore?

Il mondo del Naturale è tutto questo. Ed è un fatto innegabile. Il Vino naturale non penso sia un “fenomeno”, è semplicemente l’operato dell’uomo che lavora con le mani, con la mente, ma sopratutto col cuore. Nessuno può controllare mente e cuore. La mente ed il cuore dei produttori può piacere o non piacere. Proprio come i nostri Vini; andrebbe SEMPRE, però, Rispettata.

Sono certa che tutti coloro che lavorano “Naturalmente” ricercano il buono giusto e pulito, ma sempre più il mondo del Vino “Naturale” (le virgolette sono solo perché un Vino, per legge, non può definirsi Naturale), ha bisogno di clienti, giornalisti, appassionati curiosi, partecipi e disponibili a voler comprendere la filosofia di produzione di ogni produttore, senza soffermarsi a vedere solo il lavoro delle mani, ma anche quello della mente e del cuore, e, la cosa bella, è che i clienti, i giornalisti gli appassionati buoni giusti e puliti sono sempre di più e sono i tasselli fondamentali per il mondo del Vino Naturale.

Bruna Ferro, Carussin

 

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