L’Aglianico di Viticoltori De Conciliis lascia la DOP Cilento, ancora un vino di tradizione e territorio che gli organismi di certificazione e controllo non riescono più a riconoscere e a tenere al proprio interno. Si dovrebbe ormai fare una guida dei vini declassati d’Italia, sarebbe – purtroppo – una guida ai vini d’eccellenza

Pubblichiamo di seguito il comunicato ricevuto da Viticoltori De Conciliis, ancora una volta un caso emblematico di ciò che sta succedendo in Italia, ovvero il continuo allontanamento delle istituzioni dalla realtà che dovrebbero rappresentare e il soffocamento della realtà sotto le pressioni della burocrazia.
“Abbiamo aderito alla DOP aglianico e fiano felici di far giungere gocce di Cilento nel mondo, orgogliosi di rappresentare una terra di energia straordinaria , continueremo a farlo in futuro anche se non potremo più scrivere Cilento sulle nostre etichette, togliendo ai consumatori inglesi, americani, giapponesi che oggi consumano due terzi del vino che produciamo il legame tra il vino e la sua terra
Una delle annate migliori di questo vino, per metà invecchiato in botti grandi, per metà in acciaio, una annata prorompente di frutta e spezie godibile sin dai primi mesi di bottiglia e pronto a sfidare molti anni di affinamento. Alla vigilia dell’imbottigliamento è giunta la bocciatura dell’organismo di certificazione ISMECERT per “gravi difetti biologici” all’esame organolettico, l’esame chimico del vino non aveva evidenziato anomalia alcuna. Siamo certi che la causa della prima bocciatura risieda nella modalità di prelievo, conservazione o trasporto del campione, non possiamo però attendere il tempo per un riesame della commissione, affidiamo questo vino al giudizio dei consumatori che da tre lustri ormai ci premiano eleggendolo a simbolo della rinascita enologica cilentana. Il Donnaluna aglianico 2011 sarà posto in commercio sotto la denominazione IGP Paestum aglianico in numero di 40.000 bottiglie, la De Conciliis valuta la possibilità di declassare tutta la produzione a DOP per questo anno e per gli anni a venire non potendo consentire a disguidi o incidenti di inficiare il lavoro di anni in vigna ed in cantina per ottenere la qualità che i consumatori in tutto il mondo riconoscono a questo vino del Cilento.
Ad imbottigliamento avvenuto, dopo un secondo prelievo e riesame i “difetti biologici” erano spariti ed il vino ritenuto idoneo ma ormai la decisione era presa.
Una buona nuova infine: Wine Advocate pubblicato il 28 febbraio 2013 ha assegnato all’unico vino De Conciliis portato in degustazione, il Donnaluna Fiano Cilento Dop 2011 90 punti su un massimo di 100. Speriamo che il prossimo Donnaluna IGP Paestum fiano 2012 consegua un punteggio ancora migliore.”
Bruno De Conciliis