Finalmente un vino bianco, da invecchiamento, pronto da bere. Oro antico nel bicchiere, limpido e brillante. Naso molto complesso, tra spezie e leggerissimi toni ossidativi, frutta gialla matura, susina, pesca, e un frutto africano, introvabile da noi, dal nome impossibile, tanto netto quanto bello. Entra in bocca di potenza, si attenua per poi tornare, sapido, sulla lingua e in fondo al cavo orale. Finale non lungo.
E’ pronto da bere, continuerà la sua bella evoluzione per parecchi anni per chi lo saprà aspettare. Servitelo fresco di cantina. Questa bottiglia dimostra come lavorando limitando le rese in vigna, vinificando in modo naturale, anche il vitigno più bistrattato possa dare risultati di grande livello. I nostri complimenti ad Alberto per averci creduto. Non era facile.