Confesso all’uscita non era piaciuto. Un poco di legno di troppo, una materia quasi ingombrante.
Oggi invece è tutt’altra musica, il bruco si è fatto farfalla.
Rubino intenso, limpido.
Apre su toni terragni, un attimo ed esce la frutta rossa matura, appena raccolta, croccante.
A sbuffi i primi aromi terziari, un poco di cuoio, la foglia del tabacco.
In bocca bell’equilibrio e grande piacevolezza, potenza da peso massimo di altri tempi, muscoli e grande agilità, non ciccia anabolizzata.
Finisce lungo.
Da bere ora o nei prossimi dieci anni, cantine odierne permettendo.

Il Nerello di Nunzio
O meglio della familia Puglisi. Etna, versante nord, 650 mt slm La bottiglia da aprire quando vuoi andare sul sicuro, bottiglia che mette tutti d’accordo,