vini, persone, territori, tradizioni

vini, persone, territori, tradizioni

In difesa del vino…

Lo scorso anno difendemmo il Brunello, in seguito qualcuno difese la Barbera, ora è il turno del Cirò.

Bene, benissimo, ma forse è l’ora di attaccare, di cambiare punto di vista.

Tutta l’Italia del vino sta piegandosi alla logica dell’appiattimento industriale.

Legalmente o no, chiaramente o meno.

Su questi bei colli, sedicenti agronomi fanno piantare merlot e shiraz al posto di barbera e croatina. Altri, molto slow, osannano il new deal spacciando patate per trifole, nouvelle vague al sapore di salmone selvaggio allevato.

Altri ancora, bio-che più-bio-non-si-può, hanno partorito.

Niente topolino, nemmeno paperino c’entra, ma un grande documento il DISCIPLINARE (del bio vino). La madre terra innanzi tutto, in cantina va bene qualunque schifezza, basta sia, e neppure sempre, biocertificata.

Capisco, l’economia deve girare, il vino deve appagare destra e sinistra, sopra e sotto, maschi femmine e gli altri 14 sessi conosciuti

Capisco tutto, ma vorrei bere, bere bene come ho sempre fatto.

 

PS Maggiori info solo in privato, soprattutto sui 14 altri sessi

Ultimi articoli
nerello di enotrio

Il Nerello di Nunzio

O meglio della familia Puglisi. Etna, versante nord, 650 mt slm La bottiglia da aprire quando vuoi andare sul sicuro, bottiglia che mette tutti d’accordo,

bottiglia e bicchiere di Stralustro di Guccione

Stralustro 2008 – Guccione

Tra storia e preistoria, la lunga vita del cataratto. A volte riemergono bottiglie dimenticate. Quando apri questi vini, fatti senza aggiunte se non un pizzico

anatrino in bottiglia e nel bicchire

Anatrino – Carlo Tanganelli

Anatrino in bottiglia e nel bicchiere Trebbiano toscano, breve macerazione Siamo in Val di Chiana, (Arezzo) dove Marco Tanganelli, one man band dell’azienda, fa l’agricoltore