Paglierino intenso, velato. Naso molto pulito, pera alla prima snasata, poi quei sassi al sole una bollente freschezza, quando la temperatura nel bicchiere è ormai troppo alta mela cotta. Entra in bocca e ti colpisce la lama acida, poi sapidità e un bel corpo, ancora acerbo, di grandi promesse. Un infanticidio? sì. Vino da bere almeno passata l’estate, e nelle prossime calure del lustro. Blend molto azzeccato, la garganega (85%) dona struttura e il corpo saldo di trebbiano sostiene il vino con la sua acidità.
Lo abbiamo abbinato ad una torta salata di fagiolini e fontina, va altrettanto bene con altre torte salate anche parecchio robuste ed unte. Oppure pesci alla griglia anche importanti, pollame, fritti di verdura o pesce azzurro. Lotto l 01/04/10