
La rivolta dei vignaioli in difesa del vino naturale
“Viva il vino naturale! Abbasso gli avvelenatori!” con queste parole i vignaioli del Midi si opposero ad una situazione che stava mettendo in ginocchio un’intera regione vitivinicola. Ripercorriamo brevemente in questo articolo i fatti che portarono alla rivolta dei vignaioli del 1907 a Montpellier e all’emanazione da parte del governo francese di leggi più rigide a tutela del vino fatto con l’uva.

W la différence!
Abbiamo fatto un giro in un piccolo supermercato di provincia a caccia di etichette che riportano la parola “naturale” in etichetta: tantissimi i riferimenti in molti prodotti posti sugli scaffali. Usata sulla controetichetta delle bottiglie di vino invece potrebbe essere un reato, almeno ci stanno provando con visite non solo nelle aziende (che pagano salatissime multe) ma ora anche in enoteche e nelle sedi dei distributori. E’ ora di ragionarci…

Il vino biologico non è il vino naturale
L’approvazione del regolamento europeo per il vino biologico sta portando all’attenzione del settore diverse problematiche legate ai metodi di cantina nel fare il vino. Crediamo che questo disciplinare possa aumentare la confusione invece che fornire un buono strumento di tutela del consumatore, vediamo perché.

Responsabilità pratica del contadino nella società moderna
Pubblichiamo l’intervento conclusivo della Tavola rotonda “Vignaiolo bene comune, la viticoltura come presidio del territorio”. Conclude Saverio Petrilli di Tenuta di Valgiano che qui ha parlato nella sua doppia veste di vignaiolo e di Segretario della Fivi – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti. Con lucidità estrema Petrilli evidenzia quali siano oggi le resposabilità che i contadini e i vignaioli possono e devono riprendere nelle proprie mani.

Il marchio che non c’è. Articolo di Andrea Zanfei (Fattoria Cerreto Libri)
Ringraziamo Andrea Zanfei della Fattoria Cerreto Libri per aver voluto condividere con noi (e con voi) queste sue lucide e lungimiranti riflessioni sull’etichettatura del vino e dei prodotti biologici in Italia, ma non solo. Oggi si parla molto di biologico, biodinamico, di DOC e DOCG, di Commercio Equo e tanto altro. Parole che corrispondono ad altrettanti marchi, vogliamo guardare a tutto questo da un diverso punto di vista?
L’avanzata del bio-business. Storia di fortuite e fortunate coincidenze
Il problema nasce nel 2003 quando i paesi emergenti strappano al WTO l’accordo sulla graduale eliminazione dei sussidi all’agricoltura. L’Europa è stato il maggiore erogatore mondiale di sussidi all’agricoltura dal secondo dopoguerra fino ad oggi. Attualmente è in discussione presso la Commissione Europea la nuova PAC (Politica Agricola Comune) che sarà in vigore dal 2014 al 2020, e il primo documento programmatico è stato diffuso dalla Commissione il 18 novembre scorso.