vini, persone, territori, tradizioni

vini, persone, territori, tradizioni

Vendemmia 2014 vista dal consorzio Ovada DOGC

cantina-roccodicarpeneto

Leggendo il bilancio della vendemmia 2014 nell’Alto Monferrato Ovadese diffuso dal Consorzio di Tutela dell’Ovada docg abbiamo trovato un approccio diverso, rispettoso sia di chi produce che di chi questi vini andrà a berli, serio e pacato, senza sensazionalismi in un senso o nell’altro. I Consorzi di tutela dovrebbero tutelare il territorio, promuoverne le eccellenze vitivinicole e difendere le tradizioni e le buone pratiche agricole e di cantina che si sono consolidate nel tempo, questo accade raramente, ma ci troviamo forse di fronte a una piccola realtà che sul proprio territorio fa proprio questo.

Italo Danielli, Presidente del Consorzio, racconta come l’annata sia stata difficile per la pioggia troppo abbondante, un po’ come in tutto il nord Italia anche se la zona dell’Ovadese è stata risparmiata da altri problemi (ad esempio la grandine) e favorita da un settembre soleggiato. Sottolinea inoltre che per l’Ovada docg l’unica uva utilizzata è il Dolcetto, che in questa annata ha subito una drastica riduzione della produzione, mediamente del 20-30%. Ma arrivando alla domanda su come saranno i vini di questa vendemmia commenta:

logo-consorzio-ovada-docg“Nell’insieme, a fronte degli scenari ahimé al solito estremistici delineati da larga parte della stampa, e acriticamente ripresi da molti appassionati, per cui dopo dozzine di “annate del secolo” (ma non dovrebbero essere poche per essere “del secolo”?) piace discorrere del 2014 come di un annunciato disastro, noi ci limitiamo a ostentare una moderata fiducia, invitando tutti ad attendere con un po’ di pazienza il momento dei primi riscontri di assaggio, verso la fine del 2015. Attendere con calma è meno modaiolo che non urlare in coro da subito (o esercitarsi in annunci ad effetto), ma forse indica un maggior rispetto per le plausibili differenze che emergeranno, qui come in tanti altri territori vocati, a livello già di micro-terroir.”

Il Consorzio di Tutela dell’Ovada docg raggruppa al momento oltre venti aziende vinicole della zona, per la maggior parte aziende di dimensioni medio piccole tra cui Rocco di Carpeneto che vi invitiamo a scoprire attraverso le pagine di questo sito. Costituitosi nel 2013 dopo un intenso lavoro di preparazione, il Consorzio ha il fondamentale obiettivo di promuovere la conoscenza dell’Ovada docg e la sua immagine nel mondo, contribuendo alla promozione dell’intero territorio dell’Alto Monferrato, alla sua tutela paesistica e allo sviluppo del turismo enogastronomico e rurale.

E così anche noi stiamo in silenzio ed attendiamo i vini che usciranno da questa difficile vendemmia, dando fiducia ai vitigni al territorio e ai vignaioli, non era stata del resto un’annata terribile anche la 2002? Eppure, come abbiamo “visto” riassaggiando alcune bottiglie a distanza di tempo nella degustazione “A qualcuno piace freddo: i vini dell’annata 2002” anche annate difficili o impossibili regalano eccellenze, basta saperle aspettare prendendosene cura.

Ultimi articoli
nerello di enotrio

Il Nerello di Nunzio

O meglio della familia Puglisi. Etna, versante nord, 650 mt slm La bottiglia da aprire quando vuoi andare sul sicuro, bottiglia che mette tutti d’accordo,

bottiglia e bicchiere di Stralustro di Guccione

Stralustro 2008 – Guccione

Tra storia e preistoria, la lunga vita del cataratto. A volte riemergono bottiglie dimenticate. Quando apri questi vini, fatti senza aggiunte se non un pizzico

anatrino in bottiglia e nel bicchire

Anatrino – Carlo Tanganelli

Anatrino in bottiglia e nel bicchiere Trebbiano toscano, breve macerazione Siamo in Val di Chiana, (Arezzo) dove Marco Tanganelli, one man band dell’azienda, fa l’agricoltore