Uvaggio classico toscano, trebbiano e malvasia con prevalenza del primo vitigno. Una settimana di macerazione sulle bucce. Oro antico nel bicchiere, quasi a ricordare le rotte della malvasia nell’antichità. Al naso è spezia di sottofondo, la susina gialla, assieme alla pesca sempre gialla e matura, fanno capolino a sbuffi. Potenza allo stato puro in bocca, senza fronzoli o ciccia inutile. Sapido quasi salino, bella acidità integrata, lungo il finale.
Un vino che ti fodera la bocca, mai stucchevole o eccessivo, intenso senza essere obeso. Pronto da bere, potete invecchiarlo per parecchi anni (anche un decennio se avete la pazienza) e non potrà che migliorare ulteriormente. Abbinatelo a pesci al forno, formaggi di media stagionatura evitando il parmigiano, primi importanti senza pomodoro aggiunto. Oppure a merenda con veri salumi toscani, meglio se di cinta.
Concludendo un bianco toscano di alto livello, senza scorciatoie internazionali, adatto ad un lungo invecchiamento. Perfetto pure per la vendita a bicchiere, dura tranquillamente tre giorni senza particolari accorgimenti.
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