Ecco uno dei (non pochi) esempi di quella Toscana pulita e autentica che resta sé stessa anche quando si targa Igt. Il Solatio, – 85% sangiovese più aggiunte variabili di merlot, cabernet sauvignon, foglia tonda, barsaglina e colorino – affina per un anno in legni piccoli e per un anno in bottiglia.
Colore rosso rubino intenso, di media concentrazione, violaceo all’unghia.
Naso pulito, diretto e avvolgente, caratterizzato da viola mammola, prugna, piccoli frutti rossi e sostenuto da una nota balsamica decisa che scongiura qualsiasi caduta di tensione. Dopo una sosta nel bicchiere emergono richiami speziati e cuoio.
In bocca si presenta inizialmente un po’ scomposto, con il tannino ancora mordace che chiama spalla alla freschezza dell’acidità, per recuperare con una progressione elegante caratterizzata da buona dinamica e nerbo.
Le sensazioni gusto-olfattive lasciano netto e a lungo il ricordo di un’eleganza che non paga – anzi si nutre – della spontaneità di questo vino, che sembra avere una buona prospettiva sotto il punto di vista evolutivo.
Consigliamo di aprire la bottiglia in leggero anticipo rispetto al servizio, possibilmente a una temperatura di 18°.
Abbinamenti consigliati: zuppa di lenticchie, fagioli, trippe, pollame, formaggi di media stagionatura.
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Recensione di Marco Arturi