“… un’idea immortale e fascinosa, sei il pensiero dell’altrove, magia, avventura, libertà, utopia e rock and roll.” Baol – Stefano Benni
Vigna i Botri vive, nell’etichetta, un momento di transizione che ha portato l’uscita di questo 2006 come Igt Maremma Toscana. E’ stato Morellino di Scansano riserva diverrà Nero di Scansano De.Co., primo vino a fregiarsi della denominazione comunale, tanto cara a Gigi Veronelli, in Italia.
Denominazione a parte è sempre lui, uno dei miei vini del cuore. Da uve biologiche vendemmiate a perfetta maturazione, lunga macerazione, ancora più lungo affinamento prima in botti di rovere poi in bottiglia. I vitigni della vigna (e della bottiglia) Morellino, Prugnolo gentile, un 10% di Alicante (grenache) e un 5% di Ciliegiolo. Toscana. Di razza.
Rubino luminoso, leggermente scarico niente da spartire con il viola impenetrabile di tanti Morellini. Al naso apre con note eteree, dolci, poi la frutta rossa croccante, ciliegia in primis, ma anche un ricordo del lampone, il pepe della grenache. Entra in bocca discreto, senza invadere, denota un gran bell’ equilibrio tra struttura e acidità, alcool potente e perfettamente integrato. Il sorso è appagante, tanto che appena deglutito riavvicinerete le labbra al bicchiere. Finisce lungo. Pronto da bere, adatto a lungo invecchiamento, un vino da seguire con estrema attenzione per i prossimi, almeno, 5 anni.
Molto favorevole il rapporto qualità prezzo. Servitelo sui 18°, abbinatelo a carni rosse alla griglia, a piatti rustici ed impegnativi come pappardelle al sugo d’anitra o fagioli con le cotiche alla moda di Maremma, oppure arrischiate, come abbiamo fatto noi, un piatto di moscardini in umido con pomodoro, ben pepati. Servitelo sui 16-18°.
Lotto: L. 220709
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