Gutturnio fermo di tradizione, vinificato in cemento e per la quasi totalità affinato negli stessi contenitori (il 10% della massa viene posta in barrique usate).
Rubino, appena velato. Dal bicchiere escono immediatamente grandi profumi, fiori di campo bianchi, la violetta, mobili e netti. Con il riscaldamento del bicchiere questi fiori si combinano con una confettura di ciliegia e le piccole spezie donate dalla croatina. Al sorso è decisamente sapido, giustamente acido, la beva molto coinvolgente. Tannini sottili ed eleganti. Finale piacevolmente amaricante di frutta rossa e mandorla amara.
Abbinatelo alla classica cucina piacentina, oppure servitelo fresco ( sui 14°) a fianco di una grigliata mista o a formaggi di media stagionatura. Un must per le cene estive, bere ora o nel giro di un paio d’anni. I punti di forza: intensità e pulizia aromatica, beva facile, grande rapporto qualità prezzo.
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