Sorgentedelvino non è solo online, in collaborazione con diversi soggetti o per nostra iniziativa proponiamo serate, degustazioni e altre iniziative per favorire l’incontro con i vini naturali e i vignaioli che li fanno. Ogni anno inoltre ci diamo appuntamento per i saloni che coinvolgono di volta in volta diversi vignaioli e consentono in pochi giorni di poter incontrare e assaggiare diverse realtà.
I saloni di Sorgentedelvino

La prima edizione di questo salone è in programma nei giorni di Vinitaly 2020. Sono ancora aperte le iscrizioni per i vignaioli naturali interessati a partecipare.

Un piccolo salone che ci porta alla scoperta dei vini bianchi macerati dei vignaioli naturali che abbiamo avviato nel dicembre 2018.

L’appuntamento più importante per il nostro progetto che dal 2009 ci porta ad incontrare i vignaioli naturali, di tradizione e territorio. La prossima edizione sarà nel 2021.
Serate, degustazioni, incontri e altre occasioni

Responsabilità pratica del contadino nella società moderna
Pubblichiamo l’intervento conclusivo della Tavola rotonda “Vignaiolo bene comune, la viticoltura come presidio del territorio”. Conclude Saverio Petrilli di Tenuta di Valgiano che qui ha parlato nella sua doppia veste di vignaiolo e di Segretario della Fivi – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti. Con lucidità estrema Petrilli evidenzia quali siano oggi le resposabilità che i contadini e i vignaioli possono e devono riprendere nelle proprie mani.

Monte di Grazia: l’evoluzione dei vini
Per prima cosa i ringraziamenti al “Dottore”. Valentino Rossi non c’entra questa volta stiamo parlando di Alfonso Arpino, dei suoi vini, delle vigne centenarie di Tramonti.
Un grazie di cuore per averci donato un rosso 2005, un bianco stessa annata e un rosato 2007. Bianco e rosato sono prodotti in poche centinaia di bottiglie ( che spariscono subito), capita davvero raramente di poter assaggiare questi vini, sopratutto con qualche anno di cantina sulle spalle.
Vignaiolo, come produttore di beni pubblici
Terza tappa della tavola rotonda “Vignaiolo bene comune, la viticoltura come presidio del territorio”. Riportiamo qui l’intervento del Prof. Gabriele Canali, docente di Economia Ambientale ed Agroalimentare presso l’Università Cattolica di Piacenza.
A qualcuno piace freddo: i vini dell’annata2002
2002, Annata storta, piovosa fredda. Vendemmia molto difficile, in parecchi casi i vini di punta non sono stati fatti o non sono poi stati messi in commercio. Fortunatamente esistono microclimi dove l’andamento stagionale è stato più clemente, vecchie vigne che anche nelle stagioni-no riescono a dare uve perfette o quasi, e produttori (illuminati-preveggenti-fortunati fate voi) che riescono a fare piccoli miracoli. Abbiamo pensato che a parecchi anni da questa vendemmia riassaggiare qualcosa poteva essere parecchio interessante.
Il vignaiolo come custode dei saperi locali, tradizionali, comunitari
Riprendiamo qui l’intervento di Corrado Dottori, vignaiolo marchigiano de La Distesa, tenuto il 4 marzo 2011 alla tavola rotonda Vignaiolo bene comune, la viticoltura come presidio del territorio. “…Lo so, me ne rendo conto: il mio è il sogno di una controrivoluzione. Ma è un sogno di cui, assolutamente, non possiamo fare a meno. Forse, nella stessa misura in cui riusciremo a trasformare questo sogno del vino genuino e artigianale in una realtà, riusciremo anche ad arginare, e poi ad annullare, lo spaventoso progresso degli inquinamenti dell’aria che respiriamo, dell’acqua che beviamo, dei fiumi, delle spiagge e delle campagne, tutto il veleno che ci minaccia di morte…”
Vignaiolo bene comune: la viticoltura come presidio del territorio
Venerdì 4 marzo 2011 in apertura della terza edizione di Sorgentedelvino Live si è tenuta la tavola rotonda Vignaiolo bene comune, la viticoltura come presidio del territorio. Cinque interessanti interventi per evidenziare come i vignaioli e i contadini costituiscano oggi un bene comune di tutta la collettività e perché oggi la persistenza del loro modo di lavorare è a rischio.