
#barbera3 a Torino domenica 17 febbraio 2013
Una degustazione organizzata dagli Amici del Bar dedicata al Barbera domenica 17 febbraio a Torino: 8 vini in assaggio per scoprire altrettanti produttori e territori.
Una degustazione organizzata dagli Amici del Bar dedicata al Barbera domenica 17 febbraio a Torino: 8 vini in assaggio per scoprire altrettanti produttori e territori.
A sei anni dalla vendemmia assaggiamo questa Barbera d’Asti Superiore 2006 di Ezio Trinchero, è l’annata attualmente in vendita. Uve provenienti da vigne di 25-30-55 anni condotte con metodo biologico e vinificate senza aggiunta di lieviti estranei, affinato in botte grande per 3 anni. Un vino dall’ottimo rapporto qualità prezzo
2002, Annata storta, piovosa fredda. Vendemmia molto difficile, in parecchi casi i vini di punta non sono stati fatti o non sono poi stati messi in commercio. Fortunatamente esistono microclimi dove l’andamento stagionale è stato più clemente, vecchie vigne che anche nelle stagioni-no riescono a dare uve perfette o quasi, e produttori (illuminati-preveggenti-fortunati fate voi) che riescono a fare piccoli miracoli. Abbiamo pensato che a parecchi anni da questa vendemmia riassaggiare qualcosa poteva essere parecchio interessante.
A partire dalla degustazione di Barbera svoltasi all’azienda agricola Carussin, ho pensato di svolgere qualche riflessione personale inerente al vitigno in questione, il quale dà origine ad uno dei miei vini preferiti a cui devo moltissimo in termini di passione.
Domenica 24 ottobre a San Marzano Oliveto (AT) abbiamo affrontato una splendida batteria di barbere in occasione della nostra Barbera Marathon 2010: Barbera in purezza dai Colli di Parma alla Langa, passando per Piacenza, Oltrepo’ Pavese, Alessandria e ad Asti. Siamo stati ospiti dell’azienda vitivinicola Carussin dove Bruna Ferro si è data da fare ai fornelli per regalarci una giornata davvero indimenticabile a base di calorosa ospitalità e cucina piemontese.
Al di là dei pregiudizi e dei luoghi comuni, ben oltre le produzioni industriali e i tentativi di snaturamento, il Dolcetto può regalare grandi emozioni e vestire i panni del vino importante, anche a distanza di anni dalla vendemmia. E’ quanto ci ha confermato la degustazione che abbiamo organizzato il 5 maggio scorso a Novi Ligure ospiti di Cascina degli Ulivi.
Questi Dolcetti assaggiati nella degustazione tenutasi a Cascina degli Ulivi il 5 maggio 2010. Un grande grazie a Stefano Bellotti e tutto il suo staff per l’ospitalità (ambiente spendido e stuzzichini confezionati con i prodotti biodinamici dell’azienda buonissimi). Grazie anche a tutti i produttori che sono intervenuti arricchendo la degustazione con le loro opinioni e a quelli che ci hanno fornito i campioni in assaggio.
Generoso e intenso, tipico figlio della filosofia produttiva di Ezio Trinchero: il Runchet è un Freisa anomalo, capace di stupire per la complessità, la struttura e la personalità da grande rosso. Quaranta giorni di macerazione possono sembrare una pratica estrema per un Freisa, ma rendono questo vino affascinante e dotato di un notevole potenziale evolutivo, quindi capace come pochi altri campioni di restituire dignità a un vitigno troppo spesso sottovalutato.
Nel bicchiere è rubino intenso, non limpidissimo, con un’unghia leggermete aranciata. Vecchio, ossidato? Basta una annusata e tutti i dubbi vengono messi da parte.
La strada accarezza vecchie vigne, ceppi imponenti spuntano da un terreno bianco, magro ricchissimo di scheletro.All’improvviso una imponente ed antica costruzione dai muri bianchi, l’insegna. Siamo arrivati in uno dei templi della barbera storica.
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