
Bianco della Castellada 2007
Bella bottiglia figlia dell’annata calda, pronta bere ora oppure da lasciar affinare in cantina per qualche anno. Nicolò Bensa ha compiuto un piccolo miracolo aiutato dal grande terroir di Oslavia.
Bella bottiglia figlia dell’annata calda, pronta bere ora oppure da lasciar affinare in cantina per qualche anno. Nicolò Bensa ha compiuto un piccolo miracolo aiutato dal grande terroir di Oslavia.
Autentico e tipico, il Borc Sandrigo è l’ennesima conferma della pulizia che caratterizza il lavoro di Denis Montanar, friuliano orgoglioso di essere contadino prima ancora che viticoltore. Siamo di fronte a un vino che non cerca l’ostentazione ma preferisce farsi ricordare per bevibilità e versatilità.
La Castellada produce vini tradizionali del Collio Goriziano in Friuli, tra cui la Ribolla gialla e il Tocai Friulano. Agricoltura biologica in vigna e vinificazioni naturali e molto accorte in cantina ci regalano vini dal forte territorialità
Denis Montanar produce vini tradizionali adatti al lungo invecchiamento secondo la tradizione friuliana. In vigna agricoltura biodinamica e pratiche naturali non invasive in cantina. Risultato vini dal carattere inconfondibile. I vini prodotti in bottiglia sono Refosco dal Peduncolo Rosso, Uis Neris, Uis Blancis, Verduzzo Friulano, Il Friulano, Rosè di Refosco dal Peduncolo Rosso e Merlot.
Schioppettino, Friulano, Malvasia, Ribolla Gialla, Verduzzo, Merlot, Cabernet, Pignolo questi i vitigni che crescono sulle terre di Fulvio Bressan nella valle dell’Isonzo. Da queste uve curate con rigore da Bressan e famiglia nascono vini naturali di grande carattere
Scodovacca, pianura, basso Friuli, zona storicamente vocata per la viticoltura, inizia qui l’incontro con Denis Montanar, piove (governo ladro) così deciamo di visitare prima cantina ed azienda e lasciare le vigne al primo spiraglio di sole. Raggiungiamo Borc Dodon, ovvero lo spendido casinale dove hanno sede la cantina e l’agriturismo di Denis.
Una serata in cui cibo, vini, arte e musica trovano nella Kermesse di Borc Dodon la massima espressione del gusto e del legame col territorio. I produttori di vino, di olio, di carne, di verdura, di uova, di latte, di farine e di pane biologico vi invitano a degustare i loro prodotti in un luogo fuori dal tempo, nell’atmosfera magica di una notte di mezza estate.
Un vitigno autoctono quasi scomparso, viti vecchie quasi un secolo, un terreno particolare, un affinamento degno di una grande riserva, un interprete di alto livello. Il Pignol di Fulvio Bressan sta tutto all’interno di queste coordinate: un vin de terroir sbalorditivo in quanto a capacità evolutiva, fresco ed elegante, dotato di un carattere che gli consente di disprezzare i compromessi.
Esitono viticoltori che badano esclusivamente al profitto, altri invece amano la propria terra, le proprie viti e i loro vini. Fulvio Bressan appartiene alla seconda categoria.
Un vino ma non solo. Un gemellaggio italo-francese, un progetto educativo per avvicinare i bambini all’agricoltura naturale. Una iniziativa di solidarietà con chi ha davvero bisogno. Tutto ciò in una bottiglia, scusate se è poco.
Schioppettino, ribolla nera, pokalça, pòcanza. Tanti nomi, una sola uva, qua siamo in terre di confine. Viti antiche site sul fondovalle dell’Isonzo, più ciotoli che terra. Lunghe macerazioni e lunghi invecchiamenti in botte grande. Tutto questo da un vino di rubino, limpido.
Borc Dodon ovvero il vino naturale come lo intende Denis Montanar. Uis Neris, uve nere in furlan, da uve refosco e merlot. Rubino limpido nel bicchiere, non troppo carico, luminoso. Naso molto fresco, decisamente piacevole dove la volatile ben si integra e aumenta la complessità.
O meglio della familia Puglisi. Etna, versante nord, 650 mt slm La bottiglia da aprire quando vuoi andare sul sicuro, bottiglia che mette tutti d’accordo,
Il vino naturale è vivo e vegeto. Alive and kicking, come cantavano i Simple Minds negli anni Ottanta. Certo, molte cose sono cambiate da quando
Pubblichiamo qui la traduzione dell’articolo di Alice Feiring comparso sul New York Times il 7 dicembre 2019. Una brillante riflessione sullo stato dell’arte che merita di essere letto fino in fondo.
Tra storia e preistoria, la lunga vita del cataratto. A volte riemergono bottiglie dimenticate. Quando apri questi vini, fatti senza aggiunte se non un pizzico
Anatrino in bottiglia e nel bicchiere Trebbiano toscano, breve macerazione Siamo in Val di Chiana, (Arezzo) dove Marco Tanganelli, one man band dell’azienda, fa l’agricoltore
Sorgentedelvino è un progetto di conoscenza del vino curato da
Echofficine Associazione Culturale
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